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Skrillex girlChiedetelo a qualsiasi fighetta sufficientemente aggiornata. Una volta si rasavano le ascelle, non dico per essere glamour, ma per poter uscire di casa, altrimenti niente. Ora l’ultima moda è quella di tenersi il capello lungo ma rasato da una parte a differenza della patata. Lo fanno tutte. Anche Skrillex. L’unica differenza è che Skrillex non lo dà a vedere su Tumblr. Lui ha intrapreso un’altra strada: fare musica, che lo ha distolto dall’egomania sociale dell’autoscatto da un certo momento in poi. Il fatto di aver scoperto solo di recente chi fosse Skrillex fa di me uno sfigato fuori moda, con l’aggravante di non averlo riconosciuto malgrado si trattasse di Sonny Moore, ovvero l’ex cantante dei From First To Last. Ma siccome sono davvero un vecchio di merda fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno cosa fosse il dubstep. O meglio non con certezza, della serie “so di non sapere” come Socrate, e invece lo immaginavo benissimo che si trattasse di musica di merda anche senza averla mai ascoltata. Altrimenti, voglio dire, non si sarebbe chiamata dubstep. Faccio un esempio: «Cos’hai fatto ieri?», «Niente di che. Sono andato a fare hard bass in giro per Roma». Non hai la minima idea di cosa significhi ma intimamente sai già che si tratta di un’idiozia. La stessa cosa vale per il dubstep. Dopotutto le parole hanno questo potere, di esprimere qualcosa che chiunque può cogliere alla stregua di un significato nascosto o implicito, dato anche dal suo suono. Per questo Skrillex si chiama così. Un nome che, tra le altre cose, sembra quello di un personaggio cattivo dei videogames da baretto dei miei tempi, quei picchiaduro a scorrimento street punk nei quali andavi avanti a pestare drughi, negri, ciccioni e puttane. Lasciamo anche perdere il fatto che il ragazzo mi sembra malato, o che gli sia bloccata la crescita, tanto che sembra il gemello di Corey Feldman e di conseguenza di Rollo Weeks, chiunque esso sia.

Quello che non voglio lasciar passare è il perché Skrillex un giorno sia riuscito a diventare Skrillex, cioè una fottuta superstar che si comporta da rockstar malgrado non lo sia affatto. No, non è sufficiente la “clubizzazione” della musica alternativa per giustificare il fenomeno, ovvero quel processo in atto che costringe qualsiasi genere e sottogenere a riconvertirsi in roba industrial-punk-dance-new-wave-trance-beat, in nome di cosa poi non si sa. La sperimentazione? E chi l’ha detto, David Guetta? Non basta nemmeno il cazzo moscio del rock contemporaneo che sembra aver ceduto definitivamente (?) il trono al pop. Non è nemmeno sufficiente incolpare Mtv o la stampa marchettara tipo RockSound (lo legge ancora qualcuno?) che tanto per cambiare oltre ad avere lo sperma in bocca dei discografici spara anche divertenti cazzate tipo questa. E allora cos’è successo? Che qualcuno ha deciso che la roba che fa Skrillex è cool perché Skrillex è cool. Ed è cool perché esiste gente che può convincersi di questo. Mi spiego meglio, oggi potrà andare il dubstep e domani, cazzo ne so, il nazi-minimal, l’importante è creare un incartamento giusto e trovare dei buoni testimonial e coverstars fotogeniche. Il resto lo fanno i cool hunters ed il marketing. È sempre successo dall’alba dei tempi, da Woodstock al metalcore, finché l’icona non ha prevalso sulla musica ed in special modo un prototipo di rockstar glamour a basso contenuto testosteronico. Quindi, se ora va Skrillex è anche perché gli emo-reduci continuano ad aver bisogno di uomini-lesbica così come le giovani generazioni di Justin Bieber. E ci tengo a precisare che questo è un giudizio volutamente ignorante da vecchio di merda quale sono.

Tuttavia, che lo vogliate o meno, la verità è che il music business riuscirebbe a rendere un global must anche “lu reggae salentinu” se solo scovasse lo Skrillex di Gallipoli. Ci sta il fattore X, come il fattore C, come il fattore LSD di un’utenza fatta di plastilina, un po’ per anagrafe, un po’ per mentalità. Altrimenti non si spiegherebbero certi fenomeni. Voglio dire, questo Skrillex ha lavorato con i Korn, deadmau5, Bring Me The Horizon, Chino  Moreno (Team Sleep), Rob Zombie, Snoop Dogg, Bruno Mars, The Black Eyed Peas, Kanye West, Jay Z, Lady Gaga, e adesso produce i Doors. Ma alla fine, chi cazzo è? Un massone? No, ma un aborto di Aphex Twin mischiato allo sperma di Bob Sinclair che può rendere le persone ricche ancora più ricche. Praticamente un gremlin a Ibiza che ha sdoganato la pelle di Cassano e che rende introiti, pubblicità e consumazioni nei club.

Ma il ragazzo, oltre a saperci fare, ha anche il merito di costituire un importante discrimine. Ad esempio se trovi una tipa a cui piace Skrillex hai già capito che non c’è storia. Se poi questa tipa pubblicizza le sue tette su internet con la scusa di Skrillex, allora scappa. Senza contare un altro consiglio sempre valido: se a lei piace Skrillex perché non conosce altra gente che suona quella roba, significa che al massimo puoi puntare alla sorella maggiore dalla quale ha ereditato l’imprinting e che ora vive da sola in affitto ma che all’epoca teneva il poster dei Prodigy in cameretta. Sempre a proposito di ragazze ho capito che dovevo occuparmi di Skrillex quando su Facebook uno dei miei contatti, che considero una cartina tornasole del mondo (avete presente quelle tipe carine e molto tatuate che parlano almeno tre lingue, che i fotografi dei locali fotografano a manetta ogni settimana, e che pubblicano roba a ripetizione dall’iPhone? Ecco), ha postato un video di Skrillex dicendo: «Lo odiavo a morte e adesso non ne posso più fare a meno, in barba agli hater di merda». In quel momento ho capito che la portata del fenomeno era tale da vederci chiaro. Finché non mi è giunta l’illuminazione: Skrillex sta alla musica come un tampax sta a un cotton fioc. Qualsiasi cosa significhi. Altrimenti chiedete delucidazioni allo stesso Skrillex che di cicli mestruali se ne dovrebbe intendere visto che è lesbica.

21 thoughts on “Skrillex sta alla musica come un tampax sta a un cotton fioc

  1. Triste sentire di chi non riesce davvero a chiudere gli occhi e pensare alla musica invece che farsi mille mene su ciò che gli sta attorno. Skrillex è una cosa mai sentita. Ho sentito la sua musica prima di vederlo, prima di sapere che si chiama così. è roba nuova, e se non è nuova è lui che l’ha portata lì
    Chemmefrega se è un bimbo, se ha la testa rasata o le ascelle rasate. Tu che scrivi parli di tutto ciò che sta attorno, non parli di musica. A nessuno importa più la musica? Per me potrebbe essere un prete come un trans come un nonno che importa?
    Un articolo decisamente povero di contenuto, pieno di pregiudizi affrettati e davvero, decisamente lontano dalla musica. Le mie condoglianze

    • Skrillex è un fenomeno che poco ha a che fare con la musica e questo articolo parla di questo. Passi il fatto che non hai capito l’intento sarcastico-satirico della cosa, e nemmeno il suo lato autoironico, tuttavia è bene che tu sappia che la dubstep c’è da almeno 10 anni e che se chiudo gli occhi ascoltando la musica di Skrillex mi vien da vomitare. Ma se li apro è pure peggio. Posso avere questo parere e il diritto di scriverlo? Credo proprio di sì. In ogni caso, oltre a ribadire il fatto che il succo di questo articolo è proprio la demolizione emo-collettiva del fenomeno (emo sta per emotiva) e del marketing che ci sta dietro, ti faccio inoltre presente che Skrillex ha il solo merito di fare quello che fa solo perché si trova sopra un palco davanti a decine di migliaia di persone portate lì da maestranze che con la musica non hanno niente a che fare. Sempre per quanto riguarda la musica, come già detto, la dubstep c’è da un casino di tempo, i remix delle canzoni e degli artisti pop del momento non li ha inventati lui e i suoi non sono nemmeno i migliori. Per questo ti presento un certo Jon Hopkins, che fa quello che fa grazie al proprio estro-creatività, senza marketing globale, senza far parte di nessuna pseudo scena pompata dai media, arrivando dove è arrivato. Pure lui collabora con realtà mainstream, compone anche colonne sonore e arriva a certe sonorità sicuramente con più classe senza suonare della dupstep di merda. Ovviamente ci arriva prima degli effettini da adolescenza travagliata di Skrillex, ma che lo dico a fare… Hopkins è un compositore, un uomo di fronte alla propria arte, che spazia, e nient’altro. Solo un esempio per misurare l’ampiezza dell’abisso con Skrillex, se proprio vogliamo parlare di musica. Anche se nel caso di Skrillex, parlare di musica è come parlare di buona cucina a proposito della Tessa Gelisio di Cotto e Mangiato, che oltre ad essere Tessa Gelisio di Cotto e Mangiato è pure la surrogata della Parodi.

      • Certamente bravissimo, ma allora ti posto un video dei kraftwerk.. che vuol dire, sono cose diverse. Generi diversi.
        E skrillex sarà più povero musicalmente ma suona mille volte più moderno. Ma inutile parlarne, è un’altra cosa, non si possono paragonare, sono proprio diversi.

        Grazie per avermi fatto conoscere Hopkins in ogni caso, tizio interessante

  2. OK…sebbene non mi sia mai piaciuto skrillex ed amici bisogna fare un attimo di chiarezza. quello che hai definito come dubstep sarebbe meglio definirlo come “bro-step” una sottospecie di tamarrata venata di simil violenza che vuole essere cattivo facendo ammosciare un po’tutti. L’unica cosa che non condivido è ciò che affermi sul dubstep come genere, il dubstep altro non è che un nuovo modo di fare musica elettronica. Partendo dal fatto che solo ora è arrivata in Italia nella versione più tamarra, non si può negare che sarà un genere che influenzerà la musica del domani e che ha un substrato culturale e dei portabandiera con i controcazzi. Quindi prima di attaccare un intero genere musicale buttando insieme nello stesso genere i Jonas Brothers e David Bowie ti do un piccolo consiglio: Burial, Kode9 and the spaceape, Zomby, Scuba, Shackleton, alucni pezzi di Africa Hitech, Modeselektor, Hyetal etc. Piuttosto comincerei a scagliarmi contro certi “artisti” che continuano a fare pop “ricercato” ricalcando in pieno la musica anni ’80 cercando di buttarci dentro qualche giro di synth finto ricercato che comicnia a fare particolarmente figo. Con questo mi riferisco a washed out, neon indian, gold panda, tycho ed amici vari…che forse mi sembrano ancora peggio di skrillex che almeno non cerca di tirarsi indietro e si atteggia da star anzichè da frocetto complessato che guarda il mondo sotto effetto di LSD doppiagoccia mentre dei minipony corrono tra nuvole rosa e gli chiedono di andare a giocare con loro. Perchè è tutto così ipnagogico e chill-wave, mpf…

    • Condivido con Alberto tutto quello che riguarda la “clubizzazione” della musica alternativa che praticamente non esiste più da anni ma non sono daccordo sul definire un genere per forza una merda,a prescindere dal genere stesso, ma valutando solo chi ne fà parte:sembra di essere tornati ai tempi di “truzzi al rogo-punk al pogo”,per usare un esempio dei miei tempi ma c’è ne sono di migliori.
      Non puoi colpevolizzare Skrillex se è la puttana di un industria discografica come tantissimi altri o un burattino del sistema è comunque partito
      dal nulla,gavetta ne ha fatta,non fà quello che fà solo perchè l’hanno messo davanti ad un palco ma perchè dietro ci deve essere per forza qualcosa che lo ha spinto ad esprimersi.
      Che sia stata un infanzia travagliata o una gita a Gardaland cosa cambia?

      • oh ragazzi, non prendetemi troppo sul serio. Apprezzo i consigli e le citazioni che non fanno altro che arricchire questo blog, ma l’articolo è una satira clamorosa e feroce fatta ai danni di un facile bersaglio del momento. Tutto quello che c’è scritto, compresi il tono, lo stile e i link, sono lì per dirlo. Siccome nessuno aveva ancora crivellato Skrillex come piaceva a me l’ho fatto io, tutto qua. Altro che crociata contro la musica dubstep o cose simili. Io possiedo un tutt’altro background e sticazzi. Della dubstep in realtà poco mi frega e la sua esistenza non mi cambia la vita. Skrillex è in realtà un genio? Ha fatto gavetta e si merita il successo? Non è vero che è una lesbica con la vagina non rasata? E a me che mi frega? Si fa satira sul papa perché non dovrei farla su Skrillex e la dubstep?
        peace and love Pacman & Alone

  3. Capiamoci. Al di là del fenomeno, se non fosse uscito skrillex non avrei mai scoperto la dubstep (forse si in realtà, avrei in ogni caso conosciuto gli Aucan).. Che poi non è nemmeno corretto chiamarla dubstep.
    Ma mi ha colpito subito per la potenza che nessuna cosa che io abbia mai sentito riesce a comunicare. Qualche colpa? Sarò anche un ignorante del genere, ma non mi sentirei mai di dire che ‘un artista è una merda’, o di chiamare merda qualunque cosa che abbia a che fare con l’arte. Perché probabilmente significa solamente che non la so capire. Fenomeni di massa come J.Bieber, High School Musical o menate simili le critico dal mio punto di vista, ma sempre conscio del fatto che se qualcuno le segue è perché evidentemente gli trasmettono qualcosa. E non è forse questo l’arte, trasmettere qualcosa?
    Che sia una trovata pubblicitaria per ragazzine, una tamarrata, qualunque cosa, non mi interessa. Io parlo di musica, a me interessa la musica.

    E se mi dici che un artista ha poco a che fare con la musica, piango per te. Perché forse che ne ha poco a che fare non è lui.

    • Se consideri Skrillex arte significa che c’hai una considerazione piuttosto bassa dell’arte. Se secondo te l’arte è qualsiasi cosa che trasmette qualcosa allora è arte anche La Russa. Tu dici di parlare di musica, e pure io l’ho fatto replicandoti al precedente commento, ma finora tu hai parlato di Skrillex, Justin Bieber e High School Musical. Insomma Scavelon, sono io a piangere per te. Piange pure Hannah Montana, perché non l’hai nominata, che è qui con me e vorrebbe conoscerti. Del resto credo che abbiate la stessa età.

  4. Skrillex è il re Mida del momento, molto più di quanto lo siano stati, nei loro 15 minuti di celebrità Calvin Harris, Bob Sinclair, David Guetta e forse i Pendulum. Quando le lesbiche saranno stufe di raparsi mezza testa, allora forse troveranno un analogo di Gallipoli e per un paio di anni ci sciropperemo, pensando che sia la cosa più geniale mai partorita dal genere umano, lu reggea du salentu.

  5. Che discutiamo a fare, di una cosa che hai scritto “così, per dire, nessuno l’aveva ancora fatto, insomma, la satira la fanno tutti su tutti”

    Hai avuto il tuo momento di gloria

    Un applauso

    (lungi da me difendere Skrillex, ma quando si parla di musica in certi termini così superficiali e sbattuti non ci vedo più. Impara ad ascoltare e a capire.. che poi fai figure migliori.)

    Non parlare di merda aborti sperma etc, pensa piuttosto se forse sei tu a non aver ancora capito qualcosa (e sono io il primo a seguire questo consiglio)

    Senza rancore Alberto, non cercare di cogliere insulti, solo una critica dei contenuti.
    Mi piace come scrivi, ma qui proprio mi vien da vomitare, povera musica, trattarmela così.

    a presto! 🙂

  6. …per me puoi dire quello che vuoi ma l’unica cosa che non mi va giù (e un po’mi dispiace) è il considerare la dubstep come una scia modaiola del momento. A mio parere è l’unico genere coerente con il momento storico che stiamo vivendo; e con questo devo dare delle spiegazioni.
    La musica elettronica ha avuto un grandissimo boom tra anni ’80 -’90, a partire dai nuovi suoni dei synth del regan-time e da una proto-digitalizzazione. Dagli anni ’80 (evitando l’italo disco) si passa brutalmente alla scena rave che come impatto psicologico (permettetimi di dirlo) corrisponde ad una sottospecie di grunge della musica elettronica: cattiveria, droga a fiuuuuuumi, suono sporco e poca teoria (e veramente DIY). Da questa scena musicale che per i più può sembrare una bella merda aggiungi sperimentazione e un po’di menti deviate e cominciano a svilupparsi personaggi come Aphex Twin, Autechre, LFO, Telefon Tel Aviv, Underworld ed amici. Battambaaaang si è passati all’IDM. Buttiamoci un po’di drum n’bass (che parte sempre dalla scena rave…e che non è una tamarrata da snobbare), un bel po’di metilendiossimetaanfetamina e una tagliata di hip-hop e nasce la scena di Bristol: parliamo di Massive Attack, Portishead, Tricky, e mettiamo il primo Faithless! Penso sia inutile dire come la scena di Bristol abbia influenzato un po’di gente a caso come quell’hipster, truzzo-chic di Thom Yorke ed amici. Sì insomma, penso di aver dato una spiegazione ma non aggiungo altra bibliografia.
    In definitiva è un po’come prendere i Prodigy e dire che siano la punta di diamante della scena elettronica degli anni ’90, e siccome sono dei tamarri gonfiati e stanno sulle palle, tutta la scena è una pura merda senza sbocco e futuro (ed aggiungo che i prodigy erano quelli più indietro coi tempi dell’elettronica).

    Dico che senza la dubstep non avresti James Blake, non ci sarebbe Jamie XX, non ci sarebbero le collaborazioni con Four Tet, James Holden, in parte Flying Lotus, il prossimo di Soap & Skin, l’ultimo di Gill-Scott Heron (RIP) e bla bla.

    A mio parere dovresti dare alla dubstep un’altra possibilità. Credo tu stia tralasciando un fenomeno che sta dimostrando di avere più peso di quel che sembra, e se ti piace la musica a livello generale fai male a sottovalutarla. Non mi stupisco se tra poco le contaminazioni con “rock”, neo-folk e pop cominceranno a farsi sentire. Non mi metto a discutere il perchè sia adatta al presente in quanto è troppo lungo (…).

    Certo che…se a parte nomi grossi come Jon Hopkins non ti piace la musica elettronica…è un altro discorso, ed ognuno ha i propri gusti
    saluti

    -The Dude-

  7. Se mi è concesso ti lascio una playlist, l’ascolti un po’e poi mi dici che ne pensi. Discussione aperta si accettano commenti, consigli e critiche.

    :v

    Burial


    Zomby:



    Kode9 & The Spaceape:

    Altri:






    Influenze:


  8. D’accordo con tutti quelli qua sopra che difendono il dubsteppone.
    Skrillex è merda.
    Però sto articolo è brutto forte, e Hopkins che hai linkato là sopra si sente milioni di miglia che è influenzato dall’ondata dubstep degli ultimi 10 anni (ed è pure ovvio direi, e c’ha pure un po di cose che mi ricordano proprio Skrillex per cui bo, ci sei o ci fai?
    Skrillex cmq non è un personaggio di cartone messo là da una major, ha caricato un pezzo fatto in casa su beatport e ora è tipo il 3° act dance al mondo.

  9. Scavelon..ascolta i Mars Volta..trattavano con molta più classe questo pseudo-genere (visto che ormai ci piace etichettare qualsiasi cosa anche quando non serve) almeno 10 anni prima di Skrillx..concordo pienamente col fatto che Skrillex non vale un cazzo

  10. Conosco i Mars Volta, anzi, non mi erano mai piaciuti ma nelle ultime settimane li sto decisamente rivalutando…

    Ma che c’entra con skrillex? Ascoltiamo anche i Massive Attack allora, ok, ma non c’entra nulla con Skrillex. Trovatemi qualcuno che esprima la potenza che esprime lui, vi prego, trovatelo voi per me. Io non lo trovo, e per questo nutro ancora stima per questo ragazzetto tamarro

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